Pd Orvieto strappo istituzionale Mistificazione della Giunta Tardani

Pd Orvieto strappo istituzionale Mistificazione della Giunta Tardani

Pd di Orvieto rispetto delle regole

Partito Democratico di Orvieto

“Il Partito Democratico di Orvieto non può che esprimere, con estrema fermezza e indignazione, il proprio sdegno per il gravissimo strappo istituzionale consumatosi nell’ultima seduta del Consiglio Comunale di Orvieto. 

Quanto avvenuto non è solo l’esito di un’amministrazione improvvisata e dilettantesca, ma rappresenta un vero e proprio affronto ai principi basilari della democrazia e al rispetto delle istituzioni. 

La presentazione di un ordine del giorno urgente durante la pausa tra la prima e la seconda convocazione del Consiglio non è una mera scorrettezza procedurale, ma è una scelta deliberata e strumentale che mira a svuotare il ruolo del Consiglio Comunale e a imporre una pantomima infelice di chi vuole fingersi a difensore del territorio. 

Non è accettabile che si giochi in questo modo con le regole che garantiscono trasparenza e partecipazione. Ancora più grave è che questa urgenza si fondi su una comunicazione dell’Auri pervenuta alla Sindaca il 26 novembre, dimostrando inequivocabilmente che vi era tutto il tempo per una condivisione nei modi e nei tempi previsti.

Ciò che si è consumato è un atto di arroganza politica e incompetenza amministrativa che offende non solo i Consiglieri, ma l’intera comunità di Orvieto. 

Ancora più inaccettabile, e altrettanto grave, è il tono volgare e arrogante emerso nelle repliche della giunta. È un linguaggio che tradisce non solo la totale mancanza di cultura istituzionale, ma anche un disprezzo per quei valori di rispetto e dignità che dovrebbero essere il fondamento dell’agire pubblico. 

E a completare questo quadro desolante vi è una Sindaca che appare sempre più distante dalla propria maggioranza, intenta a sopravvivere politicamente attraverso manipolazioni della realtà e video social che costituiscono l’unico collante di una coalizione ormai frammentata e delegittimata. 

Una maggioranza che si comporta con la leggerezza e l’irresponsabilità di una scolaresca allo sbando non può guidare una città importante come Orvieto. 

Le istituzioni non possono essere ridotte a strumento di giochi di potere interni a un centrodestra già provato dalla disfatta elettorale regionale. Non possono essere calpestate da chi non ha il senso del proprio ruolo né la capacità di interpretarlo con dignità e autorevolezza. Orvieto merita che il Consiglio Comunale sia il luogo del confronto civile e democratico, non il teatro di improvvisazione, dilettantismo e prevaricazione. 

Il centrodestra eviti di impartire lezioni di ambientalismo, considerata la totale incoerenza delle proprie azioni. Dalla testa dei cortei ambientalisti alla delibera n. 2 del 2022 della giunta Tesei, che ha autorizzato l’ampliamento delle discariche umbre per un milione di metri cubi, questo è l’emblema di una politica miope e complice di un modello insostenibile. 

Per fortuna il voto ci apre davanti una nuova fase in netta discontinuità con queste scelte. Con una visione fondata sull’economia circolare e sulla rigenerazione dei siti industriali dismessi, l’obiettivo è chiaro: portare la raccolta differenziata all’80% e promuovere il riutilizzo dei materiali secondo i modelli dei distretti più avanzati d’Europa. 

A ciò si aggiunge l’impegno per una cooperazione leale con le regioni limitrofe, promuovendo una gestione integrata e sostenibile del ciclo dei rifiuti. Non ci lasciamo intimidire da attacchi e falsità. Il campo largo agirà con responsabilità e ambizione, riaffermando il ruolo dell’Umbria come cuore verde d’Italia e paradigma di sostenibilità per il futuro”.

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